LA CAMPAGNA DI GUADALCANAL agosto 1942 - dicembre 1942
Il WA.SP. di La Spezia insieme con L'Associazione Ludica Apuana (A.L.A.) ha organizzato il 13 settembre 2015, presso lo Sporting Club "Le Pinete" di Marina di Massa (MS), la ricostruzione della Campagna di Guadalcanal utilizzando il regolamento Wings of Glory.
Si è trattato di un progetto molto ambizioso che, per le fasi di ricerca e studio delle varie fonti, sviluppo e realizzazione ha richiesto circa un anno di lavoro da parte dei membri dei due club. In particolare, rispetto alla precedente “Battaglia delle Midway” sono state variate e affinate molte delle regole relative al combattimento aeronavale, con l’obiettivo di raggiungere una semplificazione delle stesse in modo da consentire una maggiore velocità di gioco, pur senza perdere l’aderenza con la realtà storica.
Come di consueto, sono state giocate, anche con l’aiuto di altri giocatori, molte partite per testare il buon funzionamento e perfezionare via via, le numerose nuove regole necessarie per la simulazione degli scontri aereonavali.
Lo sforzo organizzativo, seppure minore rispetto al precedente grande evento, non è stato indifferente, si è trattato di un gioco svolto su due tavoli con due scenari giocati in contemporanea, a cui hanno preso parte 18 giocatori provenienti da La Spezia, Bologna, Massa, Pietrasanta, Firenze, Garfagnana, diretti da un arbitro e guidati da due giocatori che impersonavano gli ammiragli Ghormley e Mikawa.
L’importanza dell’evento è stata sottolineata anche dalla presenza della ARES GAMES, produttore del gioco Wings of Glory, che ha portato diversi modelli appartenenti alle ultime serie uscite sul mercato.
Come di consueto, è stato dato in regalo ad ogni partecipante un aereo, fornito dalla ARES.
Doverosamente, si ringraziano tutti i
partecipanti, per la riuscita dell'evento e per la piacevole giornata passata insieme.
LA CAMPAGNA
La Campagna di Guadalcanal, ebbe luogo tra il 7 agosto 1942 e il 9 febbraio 1943 nel teatro del Pacifico tra gli Alleati sbarcati sull'isola di Guadalcanal, nelle Salomone meridionali, e l'Impero Giapponese che all'inizio del luglio 1942, aveva cominciato a costruirvi sulla costa nord una pista aerea. Rappresenta la prima grande offensiva lanciata dagli Alleati contro il Giappone, che fino ad allora aveva mantenuto l'iniziativa bellica.
Il 7 agosto 1942 le forze alleate, composte principalmente da Marines degli Stati Uniti, sbarcarono sull'isola di Guadalcanal, su quella di Tulagi e su quella di Gavutu-Tanambogo per privare il Giappone di tali basi avanzate e conquistare l'aeroporto che avrebbe potuto minacciare, una volta completato, le rotte dei rifornimenti tra gli Stati Uniti, l'Australia e la Nuova Zelanda.
Una volta messe in sicurezza, le isole sarebbero servite agli Alleati per supportare una campagna volta a neutralizzare o catturare le piazzeforti giapponesi nella Nuova Britannia, come Rabaul.
Sorpresi dall'offensiva i giapponesi effettuarono tra agosto e novembre numerosi tentativi di riprendere l'isola e la base aerea (denominata Henderson Field dagli americani) che causarono tre battaglie terrestri, cinque battaglie navali e scontri aerei quasi quotidiani; una serie di combattimenti culminata nella decisiva battaglia navale dell’isola di Savo a metà novembre, nella quale venne respinto l'ultimo grande sforzo giapponese di far sbarcare un numero sufficiente di truppe per ricatturare l'aeroporto. A dicembre il Giappone rinunciò alla riconquista dell'isola di Guadalcanal ed evacuò le forze restanti entro il 9 febbraio 1943, lasciando definitivamente l'isola in mano agli Alleati.
La campagna di Guadalcanal segnò la prima grande vittoria strategica degli Alleati sul Giappone e perciò viene spesso definita il punto di svolta della guerra nel Pacifico. La campagna rappresentò per gli Alleati il passaggio dalle operazioni difensive a quelle offensive, mentre il Giappone venne costretto sempre più sulla difensiva. Dopo il successo a Guadalcanal, gli Stati Uniti continuarono la campagna attraverso il Pacifico, che culminò con la sconfitta del Giappone e il termine della Seconda Guerra Mondiale.
La campagna per WoG, realizzata da Roberto Bagna, suddivisa in cinque turni, ognuno dei quali rappresenta un mese di tempo reale, è stata organizzata in modo lineare con una serie di scenari da giocare in successione. Per ogni mese di campagna, sono stati giocati due scenari in contemporanea, scelti tra gli avvenimenti maggiori accaduti in quel mese. Per contenere le dimensioni della campagna e renderla giocabile in una giornata, il periodo storico è stato considerato fino al dicembre del 1942, data in cui i Marines presenti sull’isola, sono sostituiti da divisioni dell’esercito americano.
Solo il secondo turno prevedeva due coppie di doppi scenari da giocarsi in base a quale delle due parti fosse stata in possesso dell’aeroporto di “Henderson Field” al termine del primo turno di gioco.
Sono stati utilizzati 48 aerei suddivisi tra tutti i modelli di aerei che furono impegnati nello scontro (Zero, Hamp, Kate, Val, Betty, Wildcat, Dauntless, Avenger, P-400, Aircobra, B-17F). I modelli non prodotti dalla ARES per il gioco Wings of Glory, sono stati reperiti su internet.
Ogni turno di gioco ha avuto la durata di un’ora, in questo tempo i giocatori dovevano cercare di raggiungere gli obiettivi assegnati. Allo scadere del tempo si verificava il raggiungimento delle condizioni di vittoria e si procedeva alla risoluzione dei combattimenti terrestri sull’isola di Guadalcanal. Questi erano simulati con un semplice lancio di dadi da parte dei due Ammiragli, corretti con modificatori in base all’esito degli scenari; chi otteneva il numero più alto vinceva e i segnalini rappresentativi delle truppe terrestri erano spostati di conseguenza sulla tabella che rappresentava l'isola di Guadalcanal.
In questa pagina, oltre al resoconto dello svolgimento nostro wargame e alla galleria fotografica, trovate anche lo scenario completo, gli scenari introduttivi e tutto il materiale necessario per poterli giocare.
IL WARGAME
Per visualizzare le foto relative, cliccare sui
titoli dei singoli scenari.
La campagna è in cinque turni, in ogni turno sono giocati due scenari; all'inizio sulla tabella dell'isola, i Giapponesi occupano la casella di "Henderson Field" e i Marines quella adiacente:
1° TURNO (AGO 1942)
SC 1-1: Attacco aereo giapponese al Task Group X-Ray;
Lo scenario vede una formazione giapponese (5 Betty, 2 Val, 3 Zero) attaccare il convoglio americano "X-Ray" (1 incrociatore leggero, 3 cacciatorpediniere, 5 navi da trasporto) mentre si trova all’ancora intento a sbarcare truppe e rifornimenti sull’isola, difeso da 4 Wildcat e da 2 Dauntless che, di ritorno da una missione di bombardamento, sono coinvolti loro malgrado, nello scontro aereo.
Uno dei tre Zero è pilotato dall’asso giapponese Saburo Sakai, con particolari abilità di asso.
Lo scontro, molto combattuto, si conclude con la perdita da parte giapponese di uno Zero, due Val gravemente danneggiati ed anche i quattro Betty escono dalla battaglia con diversi danni. Da parte americana si registrano 4 Wildcat danneggiati, un trasporto affondato, uno gravemente danneggiato ed uno danneggiato.
Causando solo 35 punti danno ai trasporti sui 50 necessari, lo scenario si conclude con una vittoria degli americani, che riescono così a sbarcare le proprie truppe e i rifornimenti a terra.
SC 1-2: Battaglia delle Salomone Orientali.
Una forza aerea americana (6 Dauntless, 1 Avenger) decollata dalla portaerei Saratoga attacca la portaerei giapponese Ryuio scortata dall’incrociatore Tone, due cacciatorpediniere e difesa da due Zero in volo sulla formazione navale.
Con un’abile manovra l’Avenger riesce a portarsi in una posizione favorevole e a lanciare il proprio siluro che, pur colpendo la Ryuio, provoca solo lievi danni allo scafo. Dei sei Dauntless, solo uno riesce a sganciare le proprie bombe colpendo la portaerei di striscio e causando lievi danni, mentre l’efficacia del fuoco antiaereo e l’abilità dei piloti dei due Zero seppur danneggiati, consentono di abbattere cinque Dauntless. Lo scenario si conclude pertanto con una vittoria Giapponese.
Combattimenti terrestri: I combattimenti vedono prevalere i Marines che riescono a respingere il nemico e occupare l’aeroporto. Subito ribattezzato “Henderson Field”, dal nome di un pilota dei marines caduto durante la battaglia delle Midway, viene rimesso in efficienza dai seabees.
2° TURNO (SET 1942)
SC 2-1: Attacco aereo giapponese a “Henderson Field”;
Una formazione giapponese (4 Betty, 7 Zero) attacca l’aeroporto di “Henderson Field” occupato dai Marines americani e difeso da 3 cannoni AA, 2 MM.GG. A.A. e da 6 Wildcat in volo.
Molti degli Zero, incuranti dei caccia americani si portano a bassa quota per poter mitragliare le installazioni, mentre i Betty provvedono a sganciare i loro carichi di bombe.
Nessun aereo giapponese è andato perduto, 6 Zero e 3 Betty sono stati danneggiati. Gli americani hanno avuto un Wildcat abbattuto e due danneggiati, un cannone e una mitragliera A.A. distrutti. Henderson Field è stato messo fuori combattimento con la distruzione dell’hangar e dell’area di parcheggio con le infrastrutture aeroportuali, mentre delle due piste una è stata gravemente danneggiata e l’altra ha subito solo lievi danni. Causando alle infrastrutture di Henderson Field 32 sui 30 punti danno richiesti, lo scenario si conclude con la vittoria giapponese.
SC 2-3: Attacco aereo americano ad un convoglio giapponese.
Un convoglio giapponese formato da 16 tra mezzi da sbarco e natanti di varia natura, con la copertura aerea di due Zero, che cerca di portare rinforzi e rifornimenti alle truppe impegnate nei combattimenti sull’isola, è attaccato dagli aerei (4 Wildcat, 6 Dauntless, 1 Bell P-400) della così detta “CACTUS Air Force” (CACTUS era il nome in codice dato dagli americani all’isola di Guadalcanal) decollata da Henderson Field.
Nonostante il coraggio dei piloti americani, che non esitano a gettarsi in mezzo al fuoco antiaereo incrociato proveniente dai natanti giapponesi, pur di attaccare i propri bersagli, solo due mezzi da sbarco sono affondati e uno è danneggiato. I due Zero sono danneggiati, un Wildcat e un Dauntless abbattuti, tre Wildcat e quattro Dauntless danneggiati.
Affondando solo 2 mezzi da sbarco sugli 11 richiesti, lo scenario si conclude con una vittoria Giapponese.
Combattimenti terrestri: Nonostante l’arrivo dei rinforzi giapponesi, i Marines tengono duro e riescono a respingere ulteriormente il nemico verso l’estremità dell’isola.
3° TURNO (OTT 1942)
SC 3-1 Battaglia di Santa Cruz – Attacco alla portaerei Hornet (TF-17);
La Task Force 17 (composta dalla portaerei Hornet, l’incrociatore Pensacola, l’incrociatore leggero San Diego e 3 cacciatorpediniere) con 4 Wildcat in C.A.P: è attaccata dalla forza aerea (3 Zero, 4 Val, 4 Kate) delle portaerei giapponesi Shokaku e Zuikaku.
I quattro Kate riescono a portarsi a bassa quota e a disporsi in modo da attaccare la Hornet su due lati, un siluro manca il bersaglio ma gli altri provocano danni e lo scoppio di un incendio. Uno dei Kate, colpito dal fuoco A.A. si getta sulla Hornet provocando ulteriori danni ed incendi. Un Val ormai abbattuto, riesce a gettarsi sull’incrociatore San Diego provocandogli lievi danni e un incendio, presto domato dalle squadre controllo danni di bordo. A bordo della Hornet le squadre di controllo danni stanno combattendo gli incendi e provvedendo alla riparazione delle avarie sotto i continui attacchi dei Val, quando un Val effettua un deliberato attacco kamikaze sulla nave andando a schiantarsi sul ponte con tutto il suo carico di bombe ancora a bordo. I danni e gli ulteriori incendi scoppiati a bordo provocano l’arresto della nave, mentre notevoli quantità di acqua si riversano a bordo dalle numerose falle. Tre Wildcat sono danneggiati; uno Zero, due Val, un Kate distrutti; uno Zero, due Val, due Kate sono danneggiati.
Provocando 30 punti danno alla Hornet sui 28 sufficienti, i giapponesi vincono lo scenario.
SC 3-2 Battaglia di Santa Cruz: Attacco alla portaerei Shokaku.
La forza aerea (2 Wildcat, 3 Dauntless, 1 Avenger) decollata dalla portaerei americana Hornet, attacca la portaerei giapponese Shokaku scortata dall’incrociatore Kumano, due cacciatorpediniere e protetta da una C.A.P. formata da 4 Zero.
L’Avenger cerca di portarsi in posizione di lancio ma è abbattuto insieme ad uno dei Wildcat di scorta. L’unico Dauntless che riesce a bombardare la Shokaku provoca solo lievi danni. Le perdite ammontano a tre Zero abbattuti; un Wildcat, un Avenger e un Dauntless abbattuti; un Wildcat e due Dauntless danneggiati. Lo scenario si conclude con una vittoria giapponese.
Combattimenti terrestri: Galvanizzata dalle notizie sull’esito della battaglia di Santa Cruz e dai positivi esiti delle azioni di attacco effettuate dalle proprie forze navali contro le posizioni americane nell’isola, la fanteria giapponese riesce a respingere i Marines, riconquistando il terreno perduto in precedenza.
4° TURNO (NOV
1942)
SC 4-1: Attacco aereo giapponese a convoglio americano per Guadalcanal;
I Marines sull’isola sono a corto di uomini e rifornimenti. Gli americani inviano un convoglio (1 incrociatore pesante, un incrociatore leggero, 4 cacciatorpediniere, 5 trasporti) con truppe e rifornimenti di ogni tipo con una scorta aerea formata da 4 Wildcat e 1 Aircobra. Il compito di attaccare la formazione nemica è affidato alla 1^ Forza Aerea d’Attacco che con 6 Zero, 2 Val, e 4 Betty armati di siluro cercherà di distruggere le navi da trasporto.
I giapponesi dividono le loro forze in modo da poter colpire il convoglio sui due fianchi.
I Betty volando a pelo d’acqua attaccano le navi da trasporto con i loro siluri, mentre i Val completano l’opera. Ben presto quattro navi da trasporto sono affondate e la rimanente è danneggiata. Due Wildcat sono abbattuti a fronte di uno Zero e un Val distrutti; cinque Zero, un Val e tre Betty danneggiati.
Lo scenario si conclude con una vittoria giapponese.
SC 4-2: Attacco aereo americano al convoglio dell’Amm. Tanaka per Guadalcanal.
Nonostante le vittorie del mese precedente, anche le truppe giapponesi su Guadalcanal necessitano di rinforzi e rifornimenti. L'Alto Comando giapponese pertanto ordina all’Ammiraglio Tanaka di scortare un convoglio di mercantili verso l’isola. Il convoglio è composto da 5 cacciatorpediniere e 6 trasporti con la una copertura aerea di 2 Zero e di 1 Hamp.
Ancora in possesso di Henderson Field, gli americani fanno decollare la CACTUS Air Force (1 Wildcat, 1 Aircobra, 4 Dauntless, 1 Avenger) verso il convoglio nemico. Anche un B-17F, decollato dalla base sull’isola di Espiritu Santo, prenderà parte all’attacco.
Proprio il B-17 riesce a portarsi sopra i mercantili giapponesi, ma sganciando le bombe da alta quota non riesce a colpire le navi, pur avendole inquadrate. Più letali si rivelano gli attacchi in picchiata dei Dauntless, mentre l’Aircobra fornisce un valido contributo all’azione, volando a bassa quota e attaccando i mercantili con i cannoni di bordo.
Due Zero sono abbattuti e l’Hamp danneggiato. Un trasporto affondato e due danneggiati al prezzo di un Dauntless abbattuto e un Wildcat, tre Dauntless, un Aircobra, un B-17F danneggiati.
Provocando solo 28 punti danno sui 60 necessari, lo scenario vede la vittoria dei giapponesi.
Combattimenti terrestri: I pochi rifornimenti giunti ai Marines sull’isola, si rivelano insufficienti a permettergli di resistere agli attacchi delle adesso ben approvvigionate truppe giapponesi, che riescono così a riconquistare “Henderson Field”.
5° TURNO (DIC 1942)
SC 5-1: Raid americano sull’aeroporto di Munda (New Georgia);
Nel tentativo di distruggere la presenza giapponese nell’area, gli americani organizzano un raid con aerei sia dell’USAAF sia dell’USN (2 Aircobra, 1 Wildcat, 3 Dauntless) sull’Aeroporto giapponese di Munda, nella New Georgia. L’attacco coglie di sorpresa i giapponesi che fanno decollare immediatamente i loro caccia, ma non tutti riescono a portarsi in quota (2 Zero a quota 3, 1 Hamp a quota 2, 2 Zero a quota 0 in decollo dalla pista) prima che l’attacco cominci.
Uno Zero esplode colpito in fase di decollo e tre sono successivamente abbattuti, anche una mitragliera AA viene distrutta. L’area di parcheggio con le infrastrutture aeroportuali è distrutta mentre l’hangar e le due piste sono danneggiati. Gli americani perdono un Wildcat, due Aircobra e un Dauntless mentre due Dauntless si ritirano lievemente danneggiati.
Gli americani hanno causato solo 25 danni sui 30 necessari, pertanto anche se con l’aeroporto di Munda gravemente danneggiato, i giapponesi festeggiano la vittoria.
SC:5-2: Attacco americano alle postazioni giapponesi sul Monte Austen.
Per cercare di riprendere il controllo dell’isola, gli americani organizzano un attacco aereo (4 Wildcat, 2 Aircobra, 4 Dauntless) contro le posizioni della fanteria giapponese sul Monte Austen, difese da 4 cannoni AA, 3 MMGG A.A., 3 Zero.
Questa volta la determinazione degli americani riesce a raggiungere l’obiettivo. Due Zero, due cannoni AA, una MG AA, un Battaglione di Fanteria, il Posto di Comando sono distrutti; il Deposito Munizioni e uno Zero hanno subito danni gravissimi.
Le perdite americane ammontano a un Wildcat e due Dauntless abbattuti; due Wildcat, due Aircobra e due Dauntless danneggiati. La vittoria è americana.
Combattimenti terrestri: Nonostante i recenti successi contro l’aeroporto di Munda e sul Monte Austen, i Marines sono sempre più a corto di viveri, munizioni, uomini e materiale sanitario. I giapponesi raccolgono le loro truppe e con un ultimo assalto riescono a respingere i Marines oltre “Henderson Field” ottenendo, alla fine della campagna, una vittoria marginale.