DOMENICA 11 MARZO 2012

 

6° TORNEO DBA

 

“CITTA’ DI LA SPEZIA”

 

GILGAMESH

  

Guerre all’alba della civiltà 3000 a.C. – 2800 a.C.

L'articolo su "La Nazione"

Il torneo di D.B.A.

Con una ottima pertecipazione di giocatori (18), si è svolta domenica 11 marzo la 6^ edizione del torneo di D.B.A. "Città di La Spezia".

Il club aretino "La Compagnia della Chimera" si è preso la rivincita sulla sconfitta subita la scorsa edizione, aggiudicandosi il primo posto e la migliore classificazione come squadra.

Le foto del torneo

LE ATTIVITA' DI SABATO 10 MARZO

Come di consueto, il WA.SP. nella giornata di sabato ha effettuato l'attività dimostrativa di wargame tridimensionale a favore degli alunni della scuola e della cittadinanza. Quest'anno siamo stati aiutati anche dagli amici dell'A.L.A. (Associazione Ludica Apuana) di Massa.

 

San Martino del Carso – 29 giugno 1916.

Tavolo dimostrativo sulla I Guerra Mondiale a cura del WA.SP. con miniature in 20 mm. e regolamento Rapid Fire per la I G.M.

All’alba del 29 giugno molti Italiani delle provate brigate Regina e Pisa, decimati e stanchi dagli assalti dei giorni precedenti, si trovavano ancora in prima linea in attesa di essere rilevati. I comandi italiani erano ben lontani da immaginare un possibile attacco austriaco. La distribuzione delle maschere antigas era stata poco curata, così come le esercitazioni, molti soldati, poi se ne erano disfatti ed in ultimo il tipo di maschera usato si rivelerà inefficace per la miscela di cloro e fosforo preparata dagli Austriaci.

Tra le 5,15 e le 5,45 prima nel settore San Michele, poi nel settore San Martino avvennero le emissioni di gas, trasportate dalla brezza in direzione Isonzo.

In pochissimi minuti dense nubi di vapore biancastro avvolsero le linee italiane.

Contemporaneamente gli Austriaci cominciarono un pesante bombardamento sulle retrovie e sulle artiglierie italiane. La sorpresa letale fu completa.

Molti soldati italiani morirono immediatamente sul posto, altri caddero agonizzanti, altri ancora tentarono la fuga verso le seconde linee.

Alle 6,30 partì la prima ondata di attacco austriaca che si infiltrò facilmente nelle prime linee italiane. Tra le 7.30 e le 8 partì la seconda ondata che spinse la prima verso la valle e l’Isonzo.

Grande accanimento misero le sacche di resistenza italiane, anche tra soldati già colpiti e sotto effetto dei gas e questo rallentò l’avanzata austriaca.

Sistematicamente i feriti italiani vennero finiti a colpi di mazza dagli Ungheresi della Honved. La battaglia si fece convulsa, tra gli scoppi delle artiglierie di ambedue gli schieramenti.

L’arrivo verso mezzogiorno dei battaglioni italiani di rinforzo che affluirono dalla riva destra dell’Isonzo, riuscì a turare la falla e a ricacciare gli Austriaci sulle posizioni di partenza.

Rimasero mucchi di cadaveri.

Tra gli Italiani 182 ufficiali e 6250 soldati, tra gli austriaci 1500 uomini e 20 ufficiali.

Le ingenti perdite costrinsero i comandi italiani a ritirare i reparti decimati dal settore e L’Austria alleviò temporaneamente la pressione sul settore. Tuttavia l’esercito italiano seppe alcune settimane dopo rispondere al disastro del San Michele con la VI offensiva dell’Isonzo che portò alla conquista di Gorizia e delle insanguinate alture del San Michele.

 

Wings of War

Tavolo dimostrativo a cura dell'A.L.A. su combattimenti aerei della I Guerra Mondiale, miniature in scala 1/144 e regolamento Wings of War.

Operazione Wintergewitter

  Tavolo dimostrativo a cura dell'A.L.A. sull'Operazione Wintergewitter, anche detta offensiva di Natale o battaglia della Garfagnana, un attacco lanciato dalle forze tedesche e della Repubblica Sociale Italiana contro le posizioni Alleate nella regione della Garfagnana, tra il 26 ed il 28 dicembre 1944, nell'ambito della campagna d'Italia della seconda guerra mondiale.

L'operazione, l'unica azione offensiva lanciata congiuntamente dai reparti della Wehrmacht e dell'Esercito Nazionale Repubblicano nel corso della guerra, fu diretta contro i reparti americani della 92nd Infantry Division, provocandone il ripiegamento e portando alla riconquista di alcuni villaggi della valle del Serchio; l'offensiva fu poi fermata dalla pronta reazione dei reparti Alleati e dalla mancanza di truppe di rinforzo, ed i reparti italo-tedeschi ritornarono sulle posizioni di partenza entro il 30 dicembre 1944.

Miniature in 20 mm e regolamento Rapid Fire II.