ISONZOFRONT 1917
Il WA.SP. di La Spezia insieme con L'Associazione Ludica Apuana (A.L.A.) ha organizzato il 10 gennaio 2016, presso lo Sporting Club "Le Pinete" di Marina di Massa (MS), una campagna ambientata durante la Prima Guerra Mondiale, utilizzando il regolamento Wings of Glory.
La campagna era basata sulla normale attività di volo di squadriglie Italiane e Austriache nel 1917 sul fronte dell’Isonzo, prima della battaglia di Caporetto (24 ottobre 1917).
I giocatori sono stati suddivisi in due squadre di eguale numero al comando di un “Capo Squadriglia”. Ogni giocatore, durante le missioni della campagna, manovrava un solo aereo.
La campagna si è svolta su 3 missioni, ognuna doveva essere compiuta in 1h 30' di gioco. Le missioni erano affidate dal Comando Superiore (l’Arbitro) ai due Capi Squadriglia, tramite sorteggio con dado al quale partecipava il solo Capo Squadriglia interessato. In questo modo ognuno conosceva solo la propria missione e solamente l'Arbitro era a conoscenza di entrambe. Questo ha creato un clima di incertezza nei giocatori che ha reso le missioni molto divertenti da giocare. Inoltre i Capi Squadriglia dovevano destinare una certa aliquota di aerei a difendere il proprio territorio.
Anche questa volta, l’importanza dell’evento è stata sottolineata anche dalla presenza della ARES GAMES, produttore del gioco Wings of Glory, che ha portato diversi modelli appartenenti alle ultime serie uscite sul mercato.
Come di consueto, è stato dato in regalo ad ogni partecipante un aereo, fornito dalla ARES.
Sono state esposte anche le prove di stampa degli aerei delle prossime serie WWI e WWII, che hanno destato molto interesse.
Doverosamente, si ringraziano tutti i partecipanti, per la riuscita dell'evento e per la piacevole giornata passata insieme.
IL WARGAME
PRIMA MISSIONE
Italiani: Attacco al pallone di osservazione - distruggere il pallone di osservazione prima che sia tirato a terra.
Austriaci: Attacco alle postazioni di artiglieria pesante - distruggere le due postazioni di artiglieria pesante.
Non appena dalle proprie trincee sono stati avvistati i primi velivoli italiani, gli austriaci hanno iniziato a tirare a terra il loro pallone, mentre l'osservatore prudentemente si lanciava con il paracadute.
I caccia italiani hanno vigorosamente attaccato il loro bersaglio ed il pallone era ben presto incendiato e successivamente distrutto, nonostante la perdita per esplosione di uno SPAD S.VII.
Nel corso dei successivi scontri con i caccia austriaci, un Nieuport 17 era colpito ed incendiato, il suo pilota riusciva a portarlo a terra all'interno delle linee nemiche e ad evitare la cattura, in attesa di poter essere recuperato.
Gli austriaci conducevano l'attacco sulle postazioni di artiglieria italiane con un gruppo di aerei biposto da bombardamento scortati da caccia. Una postazione di artiglieria pesante era distrutta e un Halberstadt CL.II era colpito e costretto ad un atterraggio di emergenza nel quale rimaneva ucciso l'osservatore, mentre il pilota riusciva ad evitare la cattura.
La prima missione risultava in un pareggio: Italiani 3 pt. (obiettivo della missione raggiunto), Austriaci 3 pt. (1 per infliggere metà danni all'obiettivo della missione, 1 per aver abbattuto più aerei, 1 per aver provocato più danni agli aerei nemici).
Pertanto la linea del fronte rimaneva stazionaria.
SECONDA MISSIONE
Italiani: Attacco ai depositi di munizioni - distruggere i due depositi di munizioni.
Austriaci: Foto ricognizione sulle postazioni di artiglieria pesante - scattare le foto su una delle due postazioni di artiglieria pesante e riportarle alla base.
Gli italiani attaccavano con una formazione composta da due Caproni Ca.3 scortati da caccia e un Airco DH4 con il solo pilota a bordo, nel tentativo di recuperare il pilota del Nieuport abbattuto in precedenza.
Gli Austriaci inviavano una formazione di due Rumpler C.IV con scorta di caccia ad eseguire la missione di ricognizione e mettevano in atto uno stratagemma per ingannare gli italiani, facendo decollare anche due Gotha G.V per poi usarli in funzione di difesa aerea.
La mossa austriaca ha successo e provoca confusione ed incertezza nei piloti italiani, i due Caproni sono attaccati dai Gotha e dai caccia ed abbattuti prima di riuscire a sganciare i loro carichi di bombe.
L'Airco DH4 volando a bassa quota e sfuggendo alla caccia austriaca, impegnata ad attaccare i bombardieri, riesce ad atterrare e a recuperare il pilota del Nieuport abbattuto.
La missione di ricognizione austriaca ha successo ma deve subire la perdita di un Rumpler C.IV e di due Aviatik D.I.
Il pilota austriaco dell' Halberstadt CL.II precedentemente abbattuto, era scoperto e catturato da una pattuglia di bersaglieri.
Anche la seconda missione risultava in un pareggio: Austriaci 3 pt. (obiettivo della missione raggiunto), Italiani 3 pt. (1 per aver abbattuto più aerei, 1 per aver provocato più danni agli aerei nemici, 1 per avere recuperato il proprio pilota).
Pertanto la linea del fronte rimaneva ancora stazionaria.
TERZA MISSIONE
Italiani: Attacco all’aeroporto austriaco n° 2 - distruggere l'hangar, l'area di parcheggio e la pista.
Austriaci: Attacco alla stazione ferroviaria - distruggere la stazione e i due scambi.
Gli Italiani organizzano una massiccia incursione inviando contro l'aeroporto nemico, dove sono basati i Gotha, l'unico Caproni Ca.3 rimasto e tutti i biposto disponibili, lasciando solo a tre Hanriot HD1 il compito di contrastare le minacce avversarie.
Gli Austriaci inviano i loro tre Gotha G.V con una forte scorta di caccia.
Ben presto l'aeroporto austriaco si trova sotto un pesante attacco dei biposto italiani che sganciano le loro bombe in più ondate, distruggendo ben presto l'area di parcheggio e la pista. Nessun aereo italiano è abbattuto, sebbene in molti riportino danni anche gravi.
I bombardieri austriaci nella loro rotta verso la stazione ferroviaria italiana subiscono vari danni, sia per gli attacchi della caccia italiana sia per il fuoco antiaereo. Due Gotha sono abbattuti ma le loro bombe riescono a distruggere i due gruppi di scambi situati ai lati della stazione. Gli Austriaci devono anche registrare la perdita di due Albatros D.III.
La terza missione vede una vittoria italiana: Italiani 3 pt. (1 per infliggere metà danni all'obiettivo della missione, 2 per aver abbattuto più aerei inclusi bombardieri), Austriaci 2 pt. (1 per infliggere metà danni all'obiettivo della missione, 1 per aver provocato più danni agli aerei nemici).
La linea del fronte si spostava avanzando in territorio austriaco, dando così la vittoria della campagna agli Italiani.